Chiesa S. Francesco


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Ai confratelli era affidata l'assistenza ai carcerati; la chiesa aveva il privilegio per le sacre rappresentazioni delle quali la più rinomata di tutte era il cosiddetto "Mortorio" (passione, crocifissione e morte in croce di Gesù) Di sua proprietà: diverse giornate di terreno ed il "casone" cioè laboratorio per la manipolazione del latte portato dai vari "particolari". Si ricorda qui la pregevole pala absidale rappresentante la "Circoncisione" di Gesù opera del Livornese Giacomo Antonio Lisca che portava nel centro in rosso la legenda: "Lisca, liburnensis pingebat 1616" Degno di nota un quadro della Madonna del Rosario con ai lati S.Domenico e S.Caterina da Siena, attribuito al Moncalvo (Guglielmo Caccia detto il Moncalvo – nato a Montabone nel 1568 e morto a Moncalvo nel 1625 ) ed i due "palii" o contraltari in scagliola ordinati nel 1748 dal priore della confraternita Bartolomeo Vallino al valente artigiano Cristoforo Solari su cartoni del pittore Diego Marone di Trino. Attualmente la chiesa è sconsacrata.

a cura di don Elio CAPISANO

  • Medioevo
    All’inizio del Medioevo sorsero Società o Confraternite che furono vere corporazioni religiose organizzate per opporsi ai poteri costituiti e proclamare il regime di libertà. Anche Saluggia ebbe la sua Società, detta prima dei SS.Angeli Custodi e poi di S.Francesco d’Assisi, che vendicò in quei tempi travagliati i diritti del popolo contro le soverchierie dei grandi. Questa Società possedeva in antico una propria casa con porticato per le adunanze popolari, per il disbrigo della giustizia e per la mercatura nei giorni fissati dal Castellano. Annessa alla casa vi era una chiesa.
  • 1710
    La chiesa, intitolata a S. Francesco, viene rifatta, ingrandita ed abbellita da quadri e suppellettili sacre di notevole fattura.
  • 1722 22 dicembre
    La chiesa viene benedetta dal Rev. Avvocato Capuzzo, delegato del Vescovo di Casale Mons. Pietro Secondo Radicati.
  • 1775
    Anno di fine costruzione del campanile.