È sempre difficile trovare le parole e i sentimenti appropriati quando si vivono momenti di saluto.

Sono giunto qui circa due anni fa in punta di piedi, in queste comunità che hanno avuto in passato validi Pastori, il cui ricordo è vivo e costante nel cuore dei fedeli.

Ho cercato di imitare lo stile umile del pubblicano che in fondo al tempio riconosceva la sua fragilità e il desiderio di portare ai fratelli la buona notizia del vangelo da parte dell'apostolo Paolo. E nel mio primo messaggio non ho fatto proposte eclatanti, ho semplicemente invitato a vivere il Vangelo insieme, giorno per giorno, ovunque ci si trovava: per strada, nelle case, in chiesa.

Credo fermamente che oggi una delle grandi sfide che attendono la chiesa sia l'incontro personale e l'accoglienza dei fratelli, senza etichettature, portando il sorriso e l'abbraccio di Dio. In questo tempo in cui sono stato tra Voi, con sicurezza posso affermare di aver ricevuto molto dalle persone che ho incontrato, perchè in ogni incontro si viene segnati e arricchiti dai fratelli.

In queste due comunità ci sono associazioni e gruppi con uomini e donne ricche di doni e talenti che insieme devono continuare a rendere migliore la vita dei loro fratelli.

Mi auguro che i sentimenti buoni e l'amicizia maturati in questi anni possano continuare e conservarsi nel tempo.

A tutti un caro saluto.

Don Paolo