Santo Natale 2009


Carissimi parrocchiani,

Il Natale, la festa più amata, la festa più sentita.

Il Natale è una festa ricca, è la festa del Salvatore e della nostra salvezza. Il Natale è il grande giorno che ha dato inizio alla nostra redenzione ed è quindi un giorno già segnato e avvolto dalla luce gioiosa della Risurrezione. E' l'inizio, il punto di partenza, è, possiamo dire, una Pasqua "incipiente" che contiene in sé già tutto il mistero della nostra salvezza. In quel bambino che nasce è già visibile il volto del nostro Salvatore.

Comprendiamo dunque la grande gioia ma anche l'enorme difficoltà: Dio viene a salvarci ma molti desiderano che rimanga solamente Realtà Celeste, è la Realtà dell'Incarnazione ma questa disturba parecchi. L'incarnazione non avviene come sottovuoto ma è lievito che fa fermentare la pasta, è realtà coinvolgente e avvolgente, non può rimanere né nascosta, né privata ma è urlo al mondo perché: "Oggi è nato Gesù, il Salvatore del mondo".
Natale non è la festa delle luci, non è la festa della pace (la Chiesa cattolica da oltre 40 anni celebra la festa della pace il 1° gennaio, solennità di Maria Madre di Dio), ma è la festa dell'Amore per ogni uomo, per ogni nazione, per l'universo.
Il Natale in famiglia è allora la cellula del Natale in comunità nella celebrazione dell'Eucarestia. Non ci può essere un Natale cristiano senza la gioia e la partecipazione all'incontro con Gesù nel luogo a Lui più consono (la chiesa, quando si prega insieme riuniti nel suo nome). Il Natale non offende nessuno ma se qualcuno dovesse offendersi è perchè ha difficoltà nell'intendere il valore della festa.

Il vostro parroco
Don Enrico