Quaresima 2009


Carissimi parrocchiani,

ancora una volta, la Divina Provvidenza ci offre la possibilità di vivere questo tempo come una magnifica opportunità. Opportunità per riflettere (la nostra realtà, quella altrui e quella del mondo), per pregare, per fare penitenza, per aiutare (il nostro prossimo: San Vincenzo, ma anche i lontani: Quaresima di Fraternità), per digiunare (non mi riferisco al solo digiuno fisiolo-gico che qualcuno può interpretare come ottima occasione per smaltire gli eccessi delle feste natalizie e del carnevale ma anche digiuno dalle bramosie più radicate nel nostro io).

Tutto ciò l'abbiamo iniziato lo scorso mercoledì con il rito penitenziale delle Sacre Ceneri segno che sta ad indicare la condizione dell'uomo peccatore, che confessa esternamente la sua colpa davanti a Dio ed esprime così la volontà di una conver-sione interiore, nella speranza che il Signore sia misericordioso verso di lui. Attraverso questo stesso segno inizia il cammino di conversione, che raggiungerà la sua meta nella celebrazione del sacramento della Riconciliazione nei giorni prima della Pasqua,

Come ulteriori segni esterni si ricorda che in Quaresima non è ammesso ornare l'altare con i fiori e il suono degli strumenti è permesso soltanto per sostene-re i canti, nel rispetto dell'indole penitenziale di questo tempo.

Facciamo sì che tutti questi doni aiutino ognuno di noi, lo dico a cominciare da me stesso, a non sprecare questo tempo ma a farlo fruttificare allineando i nostri pensieri e le nostre azioni alla volontà di Dio espressa oltre che nella Sacra Scrittura nelle indicazioni del papa e dei vescovi.

Infine ricordo che, non è mai caduta in disuso, la raccomandazione di confessarsi almeno una volta all'anno e comunicarsi a Pasqua.

Concludendo. Chi vuol essere almeno un discreto cristiano può, basta un pizzico di intraprendenza sullo stile dell'apostolo Paolo e certamente con Gesù al fianco non avremo a temere alcun male.

Il vostro parroco
Don Enrico