Santa Pasqua 2021
Carissimi parrocchiani desideriamo raggiungervi con queste parole: "Dalla sera di quel primo giorno della settimana la comunità dei discepoli non ha mai più smesso d'incontrarsi per celebrare la memoria del Signore Crocifisso e Risorto, realmente presente in mezzo a due o tre che, nel suo Nome, si riuniscono per ascoltare la Parola, spezzare e condividere il Pane, pregare e provvedere per i bisogni di tutti, ricevere e scambiarsi pace, gioire per il perdono ricevuto e reciprocamente donato e pronti ad andare in mezzo alla vita degli uomini per essere segno gioioso di misericordia e di pace. Gesù; il Crocifisso Risorto, chiama a risorgere con Lui la comunità dei discepoli. "Rigenerati" appare come la parola d'ordine dell'inizio del tempo pasquale. Generati nuovamente con lo Spirito Santo che il Risorto dona ai suoi come soffio primordiale che ricrea. Generati nuovamente per una speranza viva, immersi nella grande misericordia della risurrezione di Cristo. Generati nuovamente perché condotti e insieme conduttori alla felicità "che non si corrompe, non si macchia e non marcisce''( cfr. 1 Pt 1,3-4).
La domenica è il primo giorno della settimana ( = Dio comincia l'opera della creazione del mondo), è l'ottavo giorno della settimana ( = è il giorno che supera il tempo, è il giorno in cui c'è tempo per stare con Dio), è il giorno della comunità . E' il giorno della resurrezione della Chiesa. Poco prima si trova il primo annuncio pasquale ad opera di Maria di Magdala :"Ho visto il Signore" (Gv. 20,18). Queste parole sono indirizzate ai discepoli che, impauriti, senza gioia né speranza, sono rinserrati nel luogo delle loro perplessità e sconfitte, nonostante avessero già ascoltato il racconto di Pietro e del discepolo amato (= Giovanni) di ritorno dal sepolcro. Le medesime parole, dopo l'incontro ravvicinato col Crocifisso Risorto, sono indirizzate dagli stessi discepoli a Tommaso, deluso in uscita e in ricerca inquieta : "Abbiamo visto il Signore!"(v.25). Dire "Ho visto il Signore" è molto più che affermare "Il Signore è Risorto", come esclamare "Mio Signore e mio Dio" è ben più vigoroso della preghiera "O Signore e Dio", il mio dice appartenenza, coinvolgimento. "Mio Signore" perché tuo discepolo. La professione di fede di Tommaso, probabilmente già invocazione liturgica al tempo della stesura del quarto Vangelo, è pronunciata quando Tommaso rientra nello spazio comunitario : il personale mio così trova la sua ragione d'essere nel nostro ecclesiale.
La doppia apparizione dei Risorto, al primo e all'ottavo giorno della settimana, è necessario completamento dell'itinerario della fede pasquale della Chiesa. Gesù a porte chiuse entra per donare la Pasqua della pace, della gioia, dello Spirito, del perdono, del mandato. Eppure è grazie alla fatica dei discepoli nel credere, alla fede sempre fragile della Chiesa del primo e dell'ottavo giorno, che noi oggi possiamo dirci "beati" (v.29) e quindi poter esclamare "Davvero il Signore è risorto e noi ve lo gridiamo con immensa gioia!".
Auguriamo a tutti una Buona e Santa Pasqua!
Don Enrico e
il Diacono Mario