San Grato 2002

- Settembre 2002


Carissimi,
ogni anno, la prima domenica di settembre, la nostra Comunità Parrocchiale celebra con gioia la festa del suo Santo Patrono: S. GRATO, Vescovo di Aosta.

La ricorrenza liturgica, come risulta dal calendario Piemontese, è il 17 di settembre, ma la festa civile ed anche religiosa è sempre la prima domenica del mese di settembre.

A Saluggia però i giorni della festa patronale si allungano: 1° giorno domenica, Festa di S. Grato; 2° giorno lunedi, festa della Natività di Maria SS; 3° giorno martedì, dedicato ai defunti.

Mi son sempre chiesto cosa vuol dire cristianamente celebrare la festa di un Santo.

Mi pare che la risposta sia proprio questa: scoprire le caratteristiche della sua vita per poi impegnarci a ricopiarle nella nostra.

S. Grato fu per lunghi anni Vescovo di Aosta e la caratteristica della sua vita è stata una forte vita di pietà ed un ardente zelo apostolico.

Siamo stati, alcuni anni or sono, a visitare il " poggio di S. Grato " ove il santo Vescovo si ritirava di tanto in tanto in meditazione e solitudine per ritrovare le forze necessarie per svolgere meglio e con rinnovato interesse le proprie attività.

L'eremo si compone di una cappella, ben tenuta, e tuttora discretamente frequentata, sormontata da un elegante campanile, sulla cui cima spicca la statua del santo.

Ed è proprio qui che Grato esponeva a Dio ne sue necessità e quelle del suo popolo e sollevando le sue mani pure al cielo ne faceva scendere una sorgente abbondante di grazie per se e per i suoi diocesani.

Sarebbe già molto valido apprendere dal nostro S. Patrono un po' d’amore alla meditazione ed alla preghiera. Se i Santi sentivano questa necessità, quanto più la dovremmo sentire noi, distratti da mille problemi che la vita odierna ci propone.

Rivolgiamo quindi a S.Grato, specie nel giorno della sua festa, questa preghiera: o glorioso S.Grato che tanto amasti la preghiera ed il ritiro spirituale, ottienici quello spirito di pietà e di raccoglimento, che tanto giova alla santificazione delle nostre anime.

Il vostro parroco
Don Aldo