Biografia

Nato a Saluggia in via don Rampella il 10 luglio 1925, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1948. Destinato alla Parrocchia di Masserano come vice parroco, nell'ottobre 1953, dopo la morte di don Grato Tappari, ebbe l'incarico di sostituirlo nel Beneficio di San Giovanni di Saluggia e, contemporaneamente, quale Vicario parrocchiale (cioè viceparroco) quando era parroco da un anno don Vittorio Dattrino.
Dopo la morte di don Dattrino, il 15 febbraio 1998 ebbe assegnata la parrocchia di Saluggia.
Prima da viceparroco e poi da parroco, profuse ogni sua forza nell'Oratorio, allora al centro di tutte le attività culturali, folcloristiche, sportive oltre che religiose che si svolgevano in paese. Fu pure insegnante di religione nella Scuola Media di Saluggia. Curò il restauro del grande organo Bianchi della chiesa fece fare l'impianto elettrico del campanile, l'illuminazione delle campane e l'automazione del suono.
All'età di quasi ottant'anni, stante la scarsità di sacerdoti, l'Arcivescovo gli chiese di occuparsi anche delle parrocchie di Sant' Antonino e di alcune frazioni di Crescentino. Don Aldo, il Pastore Buono, ancora una volta ubbidì, ben sapendo l'onere cui andava incontro alla sua età.
Don Aldo non fu solo buono e mite. Superando grandi difficoltà di vario ordine, in previsione del quattrocentesimo anno di consacrazione della nostra chiesa parrocchiale, ebbe il coraggio di accollarsi l'impegno e l'onere di farla rimettere a nuovo, recuperando anche alcune parti pittoriche, quelle degli apostoli e dei santi, che nel recedente intervento erano state coperte. La nostra chiesa parrocchiale ci parlerà di lui ancora per lungo tempo.
Don Aldo fu pure amministratore della Casa di Riposo intitolata a Don Dattrino, dove ha chiuso gli occhi alle vicende terrene la notte del 19 gennaio. Ora riposa al cimitero a fianco della sua mamma Maria.

(Giovanni Olivero)

Nel presentare la prima edizione di questo sito diceva:

"... dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro." Matteo 18.19

Carissimo amico,
ho scelto questa frase di Gesù, per "leggere" con gli occhi della fede le opportunità d'incontro che oggi ci vengono fornite, dai nuovi mezzi di comunicazione.
Ogni incontro rappresenta un'occasione importante per lo scambio d'esperienze e di conoscenza reciproca; la tecnologia ci viene in aiuto in questo senso, permette di rendere più accattivante ed efficace ogni messaggio, ridurre le distanze, ma nulla potrà mai sostituirsi all'esperienza diretta, vissuta all'interno di una comunità parrocchiale. Ti do quindi, con questo spirito, il benvenuto e mi auguro che, da queste pagine, tu possa trarre uno stimolo ad una più viva partecipazione al "cammino" della tua parrocchia.
Nella speranza di contribuire, anche così, alla venuta del regno di Dio in ogni luogo, invoco su di te la Benedizione di Dio.